Biografia

Andrea Granchi, artista, film-maker, curatore e docente, nasce a Firenze nel 1947. Si diploma all’Accademia di Belle Arti nel 1969, vince il Premio del Comune di Firenze per giovani artisti nel 1966 e il Premio  Stibbert per la pittura nel 1971. E’ riconosciuto come uno dei protagonisti del Cinema d’Artista italiano, ambito nel quale ha realizzato numerosi lavori “..tra i più lucidi, ironici, perfetti film d’artista, un genere che in Italia ha portato avanti tra i primi…” (L.V. Masini, 1989), e curato rassegne di carattere internazionale (1976-80) sia in Italia che all’estero (Parigi Centre G. Pompidou-Cinémathèque Française, Philadelphia). Tra le numerose partecipazioni si segnalano la Biennale di Venezia (1978 e 2011), la Triennale di Milano (1981), la Quadriennale di Roma (1986), Arte Italiana Oggi (Stockolm 1987), Estecne (Valencia, Palau de La Scala, 1990), Cinema d’artista in Toscana (Centro L. Pecci di Prato, 2004),Viaggiatori sulla Flaminia (Museo dell’Emigrazione, Gualdo Tadino, 2006). Tra le più recenti quelle per Lo sguardo espanso. Cinema d’artista italiano 1912-2012  a Catanzaro (2012) e Luce. Scienza Cinema Arte (Palazzo del Governatore, Parma, 2015). Nel 2017 Due suoi film sono stati acquisiti dal MAXXI di Roma in occasione di “Doppio schermo. Film e video d’artista in Italia dagli anni ’60 ad oggi” a cura di B. Di Marino.  

È tra i primi a realizzare lavori in cui riunisce elementi plastici con proiezioni di immagini in movimento, film, fotografie e suono (L’allegro e il Pensieroso per “Camere incantate”, Milano, 1980; Il Turco e l’Italiana, film-opera per “Piazza della Palla”, Firenze, 1980; L’Inventore e l’Epigono, installazione filmica per la Triennale di Milano, 1981; Disegno del Tempo, Pinacoteca Civica di Volterra, 2013).

Tra le esposizioni personali si ricordano Inseguitore di Giganti a Palazzo Pinucci a Firenze (1989), L’uomo che insegue l’ombra a Lugano (1989),Viaggi obliqui alla Tour Fromage di Aosta (1993), Destini paralleli al CART di Falconara Marittima (2009), L’Adret e L’Envers  nel Castello di S. Rhémy-en-Bosses per la Regione Valle d’Aosta con opere dal 1967 al 2010, l’articolata esposizione antologica Il luogo dove i destini si incontrano nella Pinacoteca Civica di Volterra (2013), Viaggi immobili alla Galleria del Carbone di Ferrara (2019) e, nello stesso anno, la personale Andrea Granchi prima mostra del ciclo “Il sacro nell’arte contemporanea” presso il nuovo Museo d’Arte Sacra dell’Abbazia di San Salvatore (SI).

Ha varie opere in edifici e luoghi pubblici, tra cui gli “occhi” delle due vetrate absidali della chiesa della Maddalena a Saturnia (1996) l’affresco con Santa Lucia custode della carità realizzato per il Giubileo del 2000 nella chiesa di S. Giuseppe e Lucia a Firenze, l’installazione Viaggiatore sedentario di fronte al Grande realizzata per il “Museo a Cielo Aperto” del Comune di Etroubles in Valle d’Aosta (2005).

Come docente è stato a lungo titolare della cattedra di Pittura nelle Accademie di Belle Arti di Carrara e di Firenze dove ha tenuto, fino al 2012, anche il Laboratorio di “Nuovi Linguaggi Espressivi”, per cui ha dato avvio ad un nuovo indirizzo di ricerca sul “Libro d’Artista” con una serie di esposizioni tra cui Oggetto LIBERo (Archivio di Stato di Firenze, 2007). Nel 2010 ha ideato e curato Traiettorie Città delle Arti con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, il Conservatorio Cherubini, l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche e l’Accademia delle Arti del Disegno, intrecciando produzioni di arte contemporanea con seminari storico-artistici, eventi musicali e concerti.Nel 2017, in Cina, in occasione della “Phoenix Art Exhibition” nella Città di Fenghuang, a cura della China National Academy of Painting,  gli è stato attribuito il “Phoenix Art Award”.E’ membro del Comitato Scientifico del nuovo “Polo Culturale Pietro Aldi”  aperto nel 2016 a Saturnia.E’ il Presidente della “Classe di Pittura” dell’Accademia delle Arti del Disegno.

Nota bibliografica:

Numerosi sono i cataloghi di esposizioni e le pubblicazioni monografiche su Andrea Granchi. Tra queste si segnalano la monografia Andrea Granchi. Ironia e trasparenza, a cura di Giovanna dalla Chiesa, Electa, 1989; il catalogo dell’esposizione Andrea Granchi. Viaggi obliqui, a cura di Janus e Lara-Vinca Masini, Fabbri, Milano, 1993; il volumetto S. Lucia custode della carità che illustra con testi di Antonio Paolucci, Mons, Timothy Verdon, Don Giancarlo Lanforti e dello stesso Andrea Granchi il cantiere per la realizzazione dell’affresco omonimo, Polistampa Edizioni, 2000; e il catalogo trilingue Andrea Granchi L’Adret et l’Envers, a cura di Alessandro Parrella, Regione Valle d’Aosta, 2010 .E’ inserito nel volume di Lara-Vinca Masini Arte Contemporanea: La linea del Modello, vol. IV, Giunti, Firenze, 1997, pp. 690-692; nel volume Cinema d’artista..Toscana 1964-1980 a cura di Silvia Lucchesi e del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, pp.79-100, 2005; nel volume Generazione anni Quaranta della Storia dell’Arte Italiana del ‘900 – per generazioni di Giorgio Di Genova, Tomo I-II, edizioni Bora, Bologna, 2009, e, più recentemente (2013), nel volume “Lo Sguardo Espanso. Cinema d’artista italiano 1912-2012” a cura di Bruno Di Marino, Marco Meneguzzo e Andrea La Porta.Per il Corso di Laurea in Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Firenze, su indicazione della docente Maria Grazia Messina, è stata affidata, nell’anno accademico 2015-16, a Priya Baldazzi la tesi  Andrea Granchi. Contributi ed invenzioni per una teoria critica del film d’artista.